Foto di Nicola Di Stefano
Circondato da boschi che custodiscono segreti millenari, il santuario di Castelpetroso sorge in un luogo incastonato tra le montagne come un gioiello prezioso. Da secoli è anche il cuore pulsante della devozione mariana.
La leggenda
Narra la leggenda che, durante una notte di forte pioggia, la Madonna apparve nelle campagne di Castelpetroso a due giovani contadine. Presso il luogo dove avvenne la prima di tante apparizioni, il 28 settembre del 1890, fu posta la prima pietra di uno degli edifici sacri più belli della nostra penisola: la Basilica Minore dell’Addolorata. La sorprendente struttura si mostra quasi come un antico castello delle fiabe, con vertiginose cuspidi e torri che svelano tutto il fascino dello stile neogotico. Il progetto della Basilica ha visto all’opera più di una generazione di architetti della famiglia Gualandi. Fu infatti consacrata nel 1975, ben 85 anni dopo l’apertura del cantiere.
Circa trent’anni prima, il 27 ottobre del 1947, con grande solennità e fervore religioso venne inaugurata una via speciale: la Via Matris, un sentiero lungo 750 metri che conduce i pellegrini dal Santuario verso il luogo che la memoria di un evento divino ha trasformato in un centro di fede e spiritualità: la Cappella delle Apparizioni.
Il sentiero
La Via Matris, con le sue sette stazioni, rappresenta un percorso di contemplazione e meditazione sulla vita di Maria, madre di Gesù, e i suoi sette dolori. È il sentiero verso il cuore di una madre che ha accettato con pazienza e amore il misterioso disegno divino sulla sua vita, un cammino di fede e sacrificio che ha portato alla redenzione dell’umanità. Ogni stazione è un momento di riflessione profonda sulla sofferenza e sull’amore di Maria, un invito a contemplare la forza e la grazia di colei che è stata scelta da Dio per essere madre del Salvatore, dal momento in cui ha accettato la profezia di Simeone fino a quello in cui ha accolto il corpo martoriato del figlio. Ciascuna stazione è identificata da un’edicola che narra visivamente uno dei dolori di Maria.
Nel corso degli anni ’90, l’artista Alessandro Caetani ha realizzato sette meravigliosi gruppi scultorei, a grandezza naturale, che riproducono le stesse scene ritratte nelle edicole arricchendo significativamente la rappresentazione del racconto dei Vangeli al punto da segnare emotivamente tutti i fedeli che percorrono il sentiero.
Il Santuario di Castelpetroso è il punto di partenza e di arrivo di un viaggio fatto di spiritualità e amore materno. Qui, tra canti sacri e profumo d’incenso, i devoti si riuniscono per onorare Maria e chiedere la sua protezione.
I Sette “Acerbissimi” Dolori
Esistono diverse interpretazioni sui “sette dolori” o “sette spade” che ferirono il cuore della Vergine. Secondo quelle più recenti, questi non si limitano agli episodi della Passione ma fanno riferimento a tutta la vita di Maria e quindi includono anche avvenimenti dell’infanzia di Gesù.
Le origini di questo particolare cammino religioso sono ignote e, probabilmente, trovano radici nella penisola ispanica; di certo nasce sull’esempio della Via Crucis sorta nel tardo Medioevo in seguito alla ripresa dei pellegrinaggi in Terra Santa e al desiderio dei fedeli di riprodurre nel proprio paese i luoghi di Gerusalemme e il cammino di Cristo verso il Calvario.
La Via Matris è un modo di partecipare, attraverso la contemplazione del dolore della Madre, anche alla Passione di Cristo. Poiché il cammino di Gesù dal tribunale di Pilato al monte Calvario fu percorso anche da Maria, accompagnata dalle pie donne, alcune stazioni coincidono.
Così, nel cuore delle montagne del Molise, la Via Matris continua a essere percorsa da migliaia di devoti che diventano testimoni della fede e anche del fascino che questo luogo sacro emana.