Il Molise è una regione dove è possibile vivere la vacanza che riesce a mettere d’accordo tutti! Tra i territori più interni e le località situate lungo la costa ci sono luoghi che riescono a soddisfare ogni tipo di richiesta, appassionando e coinvolgendo chi desidera immergersi nella natura, praticare attività sportive, visitare siti d’arte e chi è solo alla ricerca di un po’ di relax. Da alcuni anni, noi di GuideSlow, visitiamo questa terra per vivere e raccontare le sue unicità ed eccellenze. Desiderosi di conoscere meglio anche i borghi della costa, in vista della pubblicazione di questa edizione della Guida, abbiamo fatto tappa a Campomarino.

Il comune può essere meritatamente inserito tra quelle destinazioni accoglienti, ricche di peculiarità e sorprese, ricercate dai turisti per lo più in estate, che rappresentano la meta ideale per un soggiorno in Molise. La nostra visita o, per meglio dire, la nostra scoperta di Campomarino, è iniziata dalle sue spiagge. Il mare, infatti, è uno dei simboli più emblematici del territorio: una distesa di acque limpide, che variano dal verde all’azzurro più intenso, con spiagge pulite e ben attrezzate che regalano una piacevole permanenza grazie alla presenza di tanti stabilimenti balneari attenti alle diverse esigenze dei propri ospiti.

Lungo il litorale si trovano alcune aree protette che comprendono le famose dune sabbiose abitate da preziosi e rari inquilini, tra cui tartarughe marine e uccelli migratori che nidificano su queste spiagge in alcuni periodi dell’anno, oltre a meravigliose specie di fiori dai colori variopinti che mostrano un’eccezionale capacità di sopravvivenza in condizioni di estrema difficoltà.

 A completare l’offerta turistica dedicata ai vacanzieri estivi, c’è il Porto Turistico Marina di Santa Cristina, punto di approdo per le imbarcazioni private. Da ogni parte si percepisce un forte spirito di apertura e di ospitalità verso il turista, unito a un profondo senso di rispetto e cura per l’ambiente che ha permesso al comune di ricevere ininterrottamente da undici anni il prestigioso riconoscimento “Bandiera Blu”, attribuito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) per la qualità delle sue acque e la cura delle spiagge e dei servizi.

Nell’immaginario collettivo, la vacanza a Campomarino è spesso sinonimo di un soggiorno estivo da trascorrere tra spiaggia, sole e mare; ma è bastato raggiungere il borgo per renderci conto che ogni momento dell’anno è ideale per venire a visitare questo caratteristico luogo.

Affacciati dalla terrazza del belvedere di Via Skandeberg abbiamo contemplato il paesaggio costiero dominato dal blu del mare e il verde della pineta con, sullo sfondo, le isole Tremiti. Con gli occhi ancora conquistati dalla bellezza di questo panorama ci siamo spostati verso Largo Santa Maria a Mare, dove abbiamo subito percepito la cordiale accoglienza degli abitanti che ci hanno accolto con sorrisi e piacevoli parole di benvenuto. La visita è stata arricchita dalla presenza di Marco Altobello, direttore del Centro Servizi Cultura e Turismo di Campomarino, e resa particolarmente frizzante e dinamica dalla simpatia di Nico Giuliani e il suo mitico Ape calessino, il servizio taxi e tour che ci ha portato alla scoperta degli angoli più belli e caratteristici di “Campomarino borgo d’arte”.

Guardandoci intorno abbiamo immediatamente notato la presenza di molti riferimenti alle tradizioni e ai protagonisti della storia albanese, dall’arte alla toponomastica, in quanto a Campomarino è presente una piccola comunità arbëreshë, ossia di italo- albanesi. In questo piccolo centro, infatti, la cultura italiana e quella balcanica convivono sin dal XV secolo, da quando giunsero profughi in fuga dalle invasioni dei Turchi-Ottomani e, inoltre, il principe albanese G. B. Skanderbeg vi trasferì un corpo di spedizione. 

Una preziosa e rara testimonianza si trova nella chiesa di Santa Maria a Mare, che è stata la prima tappa del nostro tour. Nei suoi sotterranei, durante alcuni lavori di rifacimento, è stata rinvenuta una cripta risalente al XII secolo, impreziosita da iscrizioni in alfabeto cirillico e frammenti di affreschi raffiguranti san Nicola e, probabilmente, san Demetrio che combatte contro un soldato turco. Questo forte legame con la cultura albanese è ben rappresentato anche in alcuni dei murales che la pittrice locale Liliana Corfiati realizza, da oltre vent’anni sulle facciate delle case, ispirata dalla storia, le tradizioni e le usanze locali.

Proprio a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria a Mare si trova il dipinto che riproduce la scena di un matrimonio tipico albanese, mentre il principe Skanderbeg è il protagonista di uno dei tanti murales che animano i vicoli. Mentre ci muoviamo tra le strade del borgo, vediamo rappresentati antichi mestieri e momenti di vita di un lontano passato accanto ai protagonisti della mitologia, come il dipinto che rappresenta l’eroe greco Diomede (considerato il fondatore di Campomarino), che la leggenda vuole sepolto su una delle isole Tremiti, chiamate perciò anche Diomedee.

 L’Ape calessino ci porta sul corso principale, all’ingresso dello storico Palazzo Norante, dove l’Amministrazione comunale e il Centro Servizi Turistici e Culturali hanno promosso la nascita di una Biblioteca e di una Enoteca comunale. La biblioteca è intitolata all’artista di origine albanese Ibrahim Kodra, uno dei più grandi esponenti del post cubismo, amico del grande maestro Pablo Picasso che disse di lui: “la sola firma di Kodra è già un’opera d’arte”.

Tra i suoi capolavori ci sono molti riferimenti al Molise e ai suoi paesaggi, che ha rappresentato come protagonisti di vere e proprie cartoline. Alcune opere di questo straordinario artista si possono ammirare nel piccolo museo allestito in una delle sale della biblioteca. Visitando Palazzo Norante scopriamo il territorio di Campomarino attraverso l’arte e le sue eccellenze enogastronomiche. Il progetto dell’Enoteca comunale, infatti, si inserisce in una rete di percorsi promossi dall’Amministrazione dedicati alla conoscenza e alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari presenti su tutto il territorio, fruibili anche tramite un servizio di bike sharing.

Campomarino è elencato tra i comuni più vitati d’Italia grazie alla presenza di aziende dedite alla coltivazione di vigneti, oltre che uliveti, da cui si ricavano circa quaranta etichette di vini autoctoni di altissima qualità e un ottimo olio Extra Vergine, esportati e apprezzati in tutto il mondo. Un grande impegno che ha permesso al Comune di ricevere i titoli di Città del Vino e Città dell’Olio.

Completata la visita a Palazzo Norante, facciamo ritorno in piazza, dov’è cominciato il nostro bellissimo tour e dove salutiamo Marco e Nico, piacevoli compagni di viaggio che ci hanno guidato alla scoperta di un centro ricco di eccellenze, con la promessa di tornare presto per ammirare le bellezze del luogo in altre stagioni.

Campomarino, borgo d’arte, gastronomia e cultura, sa accogliere con calore e sorprendere i suoi ospiti in ogni momento dell’anno. Raggiungere questo bellissimo comune della costa molisana regala un’esperienza di visita straordinaria, che certamente invoglia a ritornare per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo.

Per informazioni:

Municipio – Tel. 0875 5311

Taxi e Tour Ape Calessino, tel. 329 0630396

Istituzione Centro Servizi Turistici e Culturali Campomarino

Foto di Marco Altobello, Giovanni Scirocco e Sisto Bucci

Campomarino | A village to live all year round

Campomarino is a town that can be deservedly included among those cozy destinations, among the most sought after by tourists, which are the ideal destination for a holiday. Our visit started from its coast, where the blue of the sea and the well-equipped beaches welcome the visitor and offer a pleasant stay. Campomarino, for ten years, has been awarded the Blue Flag, a prestigious award reserved for cities that pay particular attention to the services offered, the cleanliness of the water and the care of the environment. To complete the tourist offer dedicated to tourists, there is the Marina di Santa Cristina Marina, landing point for private boats.

In the collective imagination, the holiday in Campomarino is often synonymous with a summer stay; but it was enough to reach the village to realize that every moment of the year is right to come and visit this characteristic place. The view of the village was enriched by the presence of Marco Altobello, expert in history and local traditions, and by the sympathy of Nico and his legendary Ape calessino, which led us to the most beautiful corners of “Campomarino borgo d’arte“. With them we discover that, in the fifteenth century, the Albanian prince George Castriota Skanderbeg moved there a small colony of refugees fleeing the invasions of the Ottoman Turks.

Since then in Campomarino there is a small Arbëreshë community, that is of Italo-Albanians. To testify the strong link with Albania there are the frescoes of the crypt of the Church of Santa Maria a Mare, which bear inscriptions in Cyrillic alphabet and scenes of combat against the Turks.

Throughout the village there are dozens of murals that decorate the facades of the houses, made in over 20 years by the artist Liliana Corfiati and inspired by history, myth, traditions and ancient crafts. On one of the paintings you can admire the prince Skanderbeg in armor or the Greek hero Diomedes, considered the founder of Campomarino, which legend wants buried on one of the Tremiti islands, therefore also called Diomedes.

 Of particular charm is the mural depicting a traditional Albanian wedding scene in typical dress. The visit continues towards the historic Palazzo Norante, where there is a small museum dedicated to the Albanian artist Ibrahim Kodra and a public wine shop, included in a tourist route that aims to promote and enhance all the local food and wine products, also accessible through a bike sharing service.

With the visit to Palazzo Norante, our journey of discovery of Campomarino ends. We greet our fellow travelers, with the promise to return soon to discover the many other beauties of the area.