A cura di Paolo Pasquale
Foto di Paolo Pasquale e Sisto Bucci

Certe volte si ha bisogno di tornare un po’ indietro nel tempo, alla vita che facevano i nostri nonni o i nostri genitori da bambini. Certe altre, invece, lo si dovrebbe fare, o far fare, per capire i sacrifici affrontati dai nostri avi, anche per conquistarsi un semplice pezzo di pane.
La vita scorreva lenta, non c’era internet e nemmeno i social e si viveva più a contatto con la natura, ma erano anche tempi duri e faticosi, dove il lavoro coinvolgeva gli adulti e, spesso, anche i bambini. Chi lavorava in campagna, poi, era soggetto alla variabilità del tempo.

Quante volte una pioggia, una grandinata, la neve o il freddo hanno distrutto mesi o anni di lavoro e bisognava, allora, rimboccarsi ancora di più le maniche e rimettersi all’opera nonostante tutto. Ma per fortuna c’erano anche dei lati positivi: i ritmi di vita erano sostenibili, il cibo era sempre e solo genuino, i giochi all’aria aperta erano un toccasana per il corpo e anche per la mente, dovendosi arrangiare e ingegnare con ciò che si aveva a disposizione.

Al giorno d’oggi si può fare un tuffo nel passato cercando foto o video su internet. Ci sono luoghi, però, che fanno “vivere” la vita di un tempo… uno di questi si trova proprio in Molise, a Casalciprano per l’esattezza, in provincia di Campobasso. In questo paesino, posto sulla cima di una collina che si innalza nella valle del Biferno, dal 2004 è presente il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina Molisana, avviato già negli anni ’80 e arricchito successivamente con i “Muri dipinti” e la “Soffitta dei Ricordi”.

Il museo, composto da statue in bronzo raffiguranti scene di vita di un tempo passato, murales e oggetti della quotidianità, permette una fruizione totalmente innovativa. Offre, infatti, la possibilità al turista di visitare il paese e, al contempo, rivivere la storia contadina del territorio in totale autonomia, con la possibilità di scegliere quale percorso seguire e quanto tempo trascorrere alla sua scoperta. Il museo si compone di due parti: la prima si sviluppa nelle strade del paese tra sculture in bronzo, rappresentanti personaggi del mondo agricolo e bambini che giocano, e pannelli informativi; la seconda porta nelle abitazioni, tra plastici, ricostruzioni e oggetti di uso quotidiano.

L’incipit della visita lo si può leggere su un libro stilizzato che riporta le seguenti parole: “La testimonianza di una coraggiosa fatica, ineluttabile fardello esistenziale di un mondo chiuso, duro e difficile, sopportata dai nostri antenati per la sopravvivenza propria e della propria famiglia, in un forzato, ma non per questo meno cosciente e sofferto, sacrificio di sé”. Il proseguo sono tante figure affaccendate con oggetti di cui al giorno d’oggi si sono quasi perse le tracce o addirittura i nomi, nonostante siano stati fondamentali per la sopravvivenza dei nostri predecessori che hanno vissuto una vita densa di sacrifici per cercare di dare ai figli ciò che spesso è mancato ai padri.

È davvero questo il messaggio che filtra attraverso i volti, i gesti e gli oggetti presenti nel museo. Nonostante l’immobilità riescono a farci viaggiare nel tempo, a farci sentire le risate dei bambini o le fatiche della vita nei campi, a farci percepire cosa voleva dire stare al mondo in un’epoca lontana, ma neanche poi troppo; è un mondo che bisognerebbe conoscere perché ha posto le basi del benessere che viviamo oggi. Una passeggiata in un piccolo paese si trasforma in un viaggio tra forme, colori e sensazioni.

Il perfetto connubio tra l’antico e il moderno, tra il gioco e il duro lavoro, tra riposo e fatica ci permette di scoprire oggetti e mestieri oramai scomparsi e ci ricollega, almeno per un momento, a quella vita così aspra che però ha mandato avanti il Molise, e l’Italia in generale, per generazioni.

Si tratta di un breve ma ricco viaggio nel tempo per ricordare le nostre radici, che troppo spesso dimentichiamo ma che invece meritano di essere ulteriormente valorizzate. E allora ben vengano realtà come il Museo a cielo aperto della Memoria Contadina Molisana e tutti i suoi simili sparsi per il Molise e nel mondo.

Associazione Culturale “Arx Prandi” – Tel. 320 8322168 – 333 4601477
Municipio di Casalciprano – Tel. 0874 504131