Viaggio in uno dei borghi più belli d’Italia

In Molise ci sono località dove si respira ancora l’atmosfera di un passato neanche troppo lontano, un mondo fatto di antiche tradizioni e usanze ancora vive e fortemente radicate. È proprio questa la sensazione che si vive una volta giunti in visita in alcuni comuni della regione e, tra questi, Frosolone.

Il fascino rurale di questa località resiste allo scorrere del tempo e all’avvento della modernità, regalando ai visitatori un bellissimo viaggio alla scoperta del mondo contadino e artigianale di uno dei borghi più belli d’Italia, che ha ottenuto anche la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, incorniciato da montagne e valli, rocce e pascoli, arte e storia.

In ogni angolo del territorio c’è un richiamo al folclore e alla tradizione locale, custoditi nell’architettura, nelle sculture che fanno da ornamento alle strade e nella manualità di grandi artigiani che si tramandano, da generazioni, i segreti e le tecniche della secolare arte della forgiatura.

A dare il benvenuto nel centro storico c’è la fontana dell’Immacolata situata in piazza Alessandro Volta. È un vero e proprio monumento, costruito nel corso dell’Ottocento, in grossi blocchi di calcare di forma regolare, come perfetta espressione dell’artigianato locale della lavorazione della pietra. Pittoresche teste leonine decorano le cannelle d’acqua mentre ai lati si trovano le vasche dei bellissimi lavatoi coperti dove sembra di sentire ancora il vocio brioso delle signore e delle giovani fanciulle che, fino a qualche decennio fa, utilizzavano il lavatoio per lavare la propria biancheria.

Sempre la pietra accompagna il visitatore nel cuore del borgo antico, sorto sulla sommità di una collina, tra stradine selciate, imponenti stipiti e portali scolpiti a mano, intorno alle tre chiese storiche (chiesa di San Pietro, chiesa di Santa Maria Assunta e chiesa di San Rocco) e la piccola piazza dove si svolge, tuttora, la tranquilla quotidianità degli abitanti. La forma dei vicoli svela una piccola curiosità sul territorio. Essi infatti seguono direzioni e hanno dimensioni diverse perché furono pensati per convogliare l’acqua dal borgo verso i mulini sparsi nella valle circostante, la cui attività è testimoniata almeno dal Seicento all’Ottocento, quando un terremoto ha portato a un’importante ricostruzione dell’abitato.

Tra questi vicoli si incrocia uno dei tanti luoghi consacrati all’arte rurale: si tratta della Casetta del Pastore, lungo corso Garibaldi, un piccolo museo allestito sull’esempio delle storiche case dei pastori e attrezzato con tutto quanto un tempo necessitava una famiglia nella propria quotidianità e per il lavoro; molto caratteristico è il focolare domestico intorno al quale le famiglie si riunivano al termine di una lunga giornata. Poco distante, in via Mazzini, è presente il Museo dei Ferri Taglienti, testimone della tradizione artigiana che ha reso Frosolone famosa in tutto il mondo: la forgiatura di lame e coltelli.

Nel Museo sono conservati centinaia di oggetti di valore storico recuperati tra gli appassionati e tra gli eredi dei lavoratori delle forbici e dei coltelli di Frosolone del secolo scorso. Sono in mostra dei pezzi anche di altre regioni, come le numerose lame da taglio militari provenienti dai territori delle Marche e del Lazio, insieme a una collezione dei prodotti realizzati in occasione di manifestazioni a tema. Frosolone può essere definita come la Toledo italiana della lavorazione delle lame, dato che proprio qui ha raggiunto un livello tale di perfezione e bellezza da poterla paragonare a quella più nota della città spagnola. La presenza di botteghe racconta bene la storia di questa forma di artigianato, insieme al monumento dedicato “al coltellinaio”, visibile all’ingresso del paese.

Dalle pietre all’arte, dai suoni al verde che si ammira… qui tutto sa di tradizione. Ne sanno qualcosa anche le strade del centro abitato che, ogni anno, vengono percorse da mandrie di bovini che annunciano, con l’eco dello scampanellio, il ritorno sulle montagne di Frosolone, rinnovando l‘ancestrale rito della Transumanza, tra Molise e Puglia, alla ricerca di pascoli ricchi e verdi.

Ogni stagione regala colori e profumi di enorme bellezza, dal delicato violetto dei crochi che fioriscono in primavera al colore dorato dei campi in estate; il rosso acceso delle faggete in autunno regala splendidi scenari da foliage così come il candore della neve in inverno.

A coronare questo splendido paesaggio c’è la splendida Morgia Quadra di Colle dell’Orso, con le sue rocce dalle forme bizzarre che richiamano gli appassionati di arrampicata sportiva, grazie alla presenza di numerose vie attrezzate.

Il sito è noto anche per essere un punto di decollo molto ricercato da coloro che praticano il volo libero in deltaplano e parapendio. Completa la visita a Frosolone la sosta in uno dei tanti ristoranti del territorio per gustare qualche squisito piatto, naturalmente, della tradizione: sagne e fagioli, polenta coi cicori, pizza di grandinie e minestra di cascigni fanno la felicità di ogni buongustaio col loro sapore semplice ma ricco di bontà, com’è tipico della cucina contadina.

La visita a Frosolone è un viaggio di scoperta di un territorio straordinario, ma anche di ciò che una comunità è stata capace di creare in perfetta armonia con una terra generosa, che sa regalare tutto ciò che si può desiderare: bellezza per gli occhi e genuinità per il palato.

Si ringraziano per le foto: Comune di Frosolone, Gino Petrangelo, Mauro Grassi, Nicola Di Stefano, Gaetano Paglione, Tony Fraraccio, Vittorio Ciamarra

Municipio, tel. 0874 890435

Frosolone

Comune di Frosolone