a cura di Letizia De Crosta
Cosa vedere e gustare nel cuore dell’accogliente città molisana di Isernia
Se si potesse descrivere Isernia in poche parole, si potrebbe definire il vivace e accogliente capoluogo molisano come un “elegante salotto all’aperto”. È questa la prima impressione che si ha quando si raggiunge il centro cittadino… ospitale, pulito e molto curato. Strade, locali e uffici pubblici creano un’atmosfera dinamica e frizzantina che allo stesso tempo trasmette anche quella tranquillità che la rende una città a misura d’uomo. Isernia accoglie i visitatori con la sua bella villa comunale, un rilassante spazio verde dove imponenti alberi regalano una gradevolissima frescura a coloro che giungono qui nei periodi più caldi dell’anno. Un’area giochi ben attrezzata e un chiosco donano qualche momento di svago anche ai bambini. Corso Garibaldi e strade secondarie abbracciano la villa, animati da numerosi bar, gelaterie e caffetterie dove è possibile gustare caffè, dolci e rustici dal tipico sapore.
Proseguendo lungo la strada, superata via Lo Russo, si incontra una grande piazza che annuncia l’ingresso nel vero cuore di Isernia. Corso Marcelli attraversa il centro storico per tutta la sua lunghezza diramandosi, ai lati, in un’intricata rete di stradine e caratteristici vicoli costellati da una serie di piazze che sembrano dei veri salottini a cielo aperto. Tra le principali c’è Piazza San Pietro Celestino la cui pavimentazione, vista dall’alto, ricalca il perimetro dei vecchi edifici cittadini andati distrutti nel 1943. Sedie e tavolini invitano a trascorrere qualche ora per godere della serena atmosfera della città. A impreziosire il luogo c’è la storica Fontana Fraterna, una bellissima fontana a sei getti d’acqua costruita riutilizzando materiali risalenti a vari periodi storici recuperati sull’intero territorio circostante. Si lascia ammirare per il suo splendido aspetto, che riproduce la facciata di un antico loggiato a sei archi finemente ornati. Per la sua mirabile decorazione architettonica è annoverata tra le fontane monumentali d’Italia sul sito web Museo Italia.
In prossimità della piazza, gli appassionati di tradizioni e artigianato hanno la possibilità di visitare il Museo civico della Memoria e della Storia, con tre sezioni che regalano un suggestivo viaggio nel passato. La prima ricorda i difficili momenti vissuti nel corso della guerra; la seconda è dedicata alla vita di Pietro da Morrone, il frate isernino divenuto papa Celestino V e successivamente proclamato Santo (noto nelle pagine di storia e menzionato anche da Dante per aver compiuto il “gran rifiuto”, rinunciando clamorosamente al pontificato); la terza sezione esibisce un’interessante collezione di artigianato locale: il Tombolo. Numerosi strumenti di lavoro, cuscini, fuselli, disegni e decori sono una preziosa testimonianza dell’antica arte del merletto isernino.
Procedendo lungo il Corso, verso il cuore del centro storico, sembra di inoltrarsi in un borgo d’altri tempi. Ai lati si affacciano eleganti e imponenti palazzi storici separati da stretti vicoli, alcuni dei quali in parte coperti da supportici. In alcuni punti i vicoli si aprono in piccole piazze che ospitano caratteristici locali. Osterie, bar, ristoranti, rosticcerie sono numerosi e accompagnano i visitatori lungo tutta la passeggiata. Piazza Andrea d’Isernia è tra le più grandi che si incontrano nel centro storico; oltre a eleganti caffetterie, ospita una bellissima cattedrale di origine medievale consacrata a San Pietro Apostolo. Tre massicce porte in bronzo segnano i passaggi d’ingresso all’interno dell’edificio religioso che, nella facciata, conserva l’aspetto di un tempio romano, forse in ricordo dell’antico edificio sacro sul quale sorge. Quest’ultimo risale al III secolo a.C. e le sue rovine sono ancora visibili all’interno e alla base della stessa cattedrale. Dal vicino belvedere è possibile affacciarsi e accomodarsi sulle panchine per ammirare il suggestivo paesaggio dominato da alte vette montuose. Ad arricchire la piazza, oltre la cattedrale, c’è anche l’Arco di San Pietro, che serve la basilica come campanile. La base, risalente al IX secolo a.C., è ornata con statue provenienti dal foro della città romana, conosciute dai residenti come “mamozi”. Alla base dello stesso arco è possibile ancora osservare “il metro murato”, utilizzato come strumento di misura per le merci che entravano nel borgo.
Nell’ora di punta, le strade e i vicoli profumano di pane appena sfornato, di zuppe, sughetti e delle altre numerose specialità che invitano a sospendere la visita per gustare qualche pietanza locale. L’intera provincia di Isernia è ricca di tanti piatti della tradizione da poter raccomandare; tra questi ci sono le gustose “sagne e fagioli”. Si tratta di una tipica pasta artigianale realizzata semplicemente con acqua e farina, fatta cuocere con i fagioli e insaporita con olio extravergine di oliva. Una valida e succulenta alternativa è il “pancotto” con verdure di stagione, patate, fagioli e prosciutto crudo tagliato a cubetti e un pizzico di peperoncino, infine servito in un tegamino. Con un gusto straordinariamente delicato la cucina molisana svela, sin dal primo boccone, tutta la genuinità e la territorialità dei prodotti utilizzati. La bontà che regala al palato è semplicemente sorprendente.
Dopo una ricca degustazione come quella appena descritta, non c’è nulla di meglio che proseguire la passeggiata alla scoperta di altri insoliti scorci. In piazza Guglielmo Marconi, sulla quale affaccia il Municipio, si può ammirare la splendida chiesa di San Francesco fatta costruire, secondo la leggenda, dallo stesso Santo di Assisi insieme al vicino palazzo San Francesco che ospita la casa comunale. Tra i bellissimi portali che si incontrano sul corso si aprono altri incantevoli belvedere sul paesaggio circostante, un’immensa distesa di verde che si stende a perdita d’occhio tra colline e montagne. È notevole anche l’ex Monastero di Santa Maria delle Monache, realizzato intorno all’anno Mille. L’intero complesso oggi ospita la Biblioteca civica e la sede distaccata della Soprintendenza del Molise oltre a preziosissime collezioni di reperti archeologici provenienti da diversi siti della regione. Il corso si conclude in Piazza Pio IX, dove si trova la chiesa consacrata a San Pietro Celestino. È un edificio dall’aspetto molto semplice e interessante allo stesso tempo, in quanto ricorda ai visitatori che la città contende con Sant’Angelo Limosano i natali del già citato Pietro da Morrone.
È utile segnalare anche la presenza di alcuni siti culturali di grande importanza: il MACI (Museo di Arte Contemporanea di Isernia) e il MuseC (il Museo dei Costumi), ospitati nel palazzo della Provincia in via Giovanni Berta, e il Museo nazionale del Paleolitico in località La Pineta, a pochi minuti di auto dal centro cittadino. Il MACI è stato inaugurato nel 2004 e ospita mostre e opere di artisti provenienti da tutto il mondo mentre il MuseC custodisce una prestigiosa collezione di abiti storici molisani, frutto di una lunga ricerca condotta da Antonio Scasserra, donata alla Provincia. Il Museo nazionale del Paleolitico, invece, è stato realizzato su un’enorme area dove, a partire dagli anni ’70, sono stati portati alla luce importantissimi reperti ossei preistorici oltre ai resti dell’uomo più antico d’Europa, testimoniato dal dente di un bambino vissuto circa 600.000 anni fa. Oggi, tra moderne istallazioni e ricostruzioni di capanne e animali dell’epoca, è possibile scoprire le affascinanti abitudini dei nostri antenati. Inoltre, grazie alla collaborazione del Polo Museale del Molise e dell’Università di Ferrara con la paleo-artista di origine francese Élisabeth Daynès, sulla base di dati scientifici, è stato completamente ricostruito in dimensioni reali il “Fanciullo di Isernia”. Il bambino preistorico finalmente “ritorna” alla vita nel Museo del Paleolitico della sua città.
Considerando le numerose cose da poter visitare anche nei comuni limitrofi, l’ideale sarebbe programmare un intero fine settimana da trascorrere qui. Con i tanti siti da poter vedere, musei e strutture ricettive, Isernia si presenta come una perfetta destinazione per giovani, adulti e famiglie che possono vivere un’esperienza che regala veramente grandi e piacevoli sorprese, sia per le innumerevoli bellezze che per gli straordinari sapori della tradizione locale.