Tra gli appuntamenti più caratteristici di Campobasso c’è sicuramente la processione del Corpus Domini, una manifestazione di fede e devozione che, in questa città, si distingue per il suo carattere particolarmente scenografico.
Da oltre due secoli, in occasione della festività, accanto ai fedeli in processione sfilano i famosi Misteri, o Ingegni, enormi strutture in legno e ferro sulle quali vengono posizionati i figuranti, per lo più bambini, che rappresentano angeli, diavoli, scene della vita di santi e figure sacre della cristianità. Nel Medioevo, a Campobasso, c’era l’usanza di celebrare la giornata del Corpus Domini con una sfilata di immagini sacre trasportate su palchi e barelle finché, nel corso del Settecento, le confraternite di Sant’Antonio Abate, Santa Maria della Croce e della Santissima Trinità incaricarono lo scultore Paolo Saverio Di Zinno di realizzare nuovi supporti in legno.
L’artista, pur preservando la tradizione, ideò delle “scene viventi” con uomini, donne e bambini che fungevano da statue, immobilizzando busti, gambe e braccia secondo gli atteggiamenti richiesti dalle singole scene. Di Zinno realizzò diciotto Ingegni, ma sei di questi andarono distrutti durante il terremoto del 26 luglio 1805. Ancora oggi queste macchine vengono portate in spalla in processione e il passo cadenzato dei portatori, facendo oscillare le strutture, crea l’illusoria sensazione che i bimbi che interpretano le figure sacre stiano volando sulla testa degli spettatori.
Finalmente, dopo due anni di interruzione dovuti alla pandemia, nel 2022 gli Ingegni ritornano tra le strade della città per sfilare in occasione del Corpus Domini.