Un piccolo abitante dei ruscelli di montagna

testi di Guglielmo Ruggiero

foto di Giuseppe D’Angelo, Angelina Iannarelli e Massimo Carnevale

Settembre è il mese in cui l’estate lascia gradualmente spazio all’autunno e porta con sé un’atmosfera unica, con l’aria più fresca, l’odore della terra bagnata e il sottobosco colorato di nuove foglie. È un periodo dell’anno che risveglia emozioni e ricordi di vecchi racconti e la promessa di scoprire volti nuovi e diversi della natura. Per tutti gli appassionati è il momento ideale per indossare abiti più caldi e impermeabili e scarponcini da montagna e prepararsi a vivere un’emozione unica.

Vi guiderò tra i sentieri boschivi del Molise, una regione che sa regalare incontri belli e interessanti anche in autunno, al pari delle altre stagioni. Ci immergeremo nelle foreste che, in questo periodo, si tingono di sfumature calde e avvolgenti che vanno dal giallo e il rosso intenso degli aceri al marrone dei faggi.

Ci accosteremo con rispetto e attenzione a piccoli corsi d’acqua e ruscelli di montagna, per poter intravedere e ammirare la bellezza e la perfezione di animali unici. Andremo alla scoperta della Salamandra pezzata (Salamandra salamandra Linnaeus, 1758).

La salamandra pezzata è un urodelo (un tipo di anfibio) che ha una vita prevalentemente terrestre ed è inconfondibile per la sua colorazione nera con ampie macchie tipicamente gialle o di un colore arancione vivace. Ogni salamandra ha una sua livrea, unica, come se fosse una sorta di “impronta digitale”. Ciascuna ha, quindi, una sua personale “pezzatura” diversa dalle altre.

La Salamandra Pezzata: una creatura sorprendente

La colorazione vivace è un modo efficace di cui la salamandra si serve per “avvertire” eventuali predatori della sua velenosità. In realtà è “tutta scena”, solo una finzione, perché questi animali sono totalmente innocui Come regola generale è buona abitudine non toccare mai un animale selvatico; nel caso della salamandra, occorre evitare di maneggiarla perché la sua pelle secerne un liquido irritante che può dare un po’ di fastidio. Essendo un anfibio, i suoi siti di riproduzione sono ruscelli a lento scorrimento, quindi acque ben ossigenate che formano pozze non troppe profonde. Le femmine sono ovovivipare, ossia sviluppano e schiudono le uova nel proprio organismo per poi deporre le larve direttamente in acqua, elemento non predominante nella vita di questo anfibio se non nella fase della sua riproduzione.

La tutela della Salamandra Pezzata

Questa specie non è inserita in alcun protocollo di protezione europea a eccezione della Convenzione di Berna, che si riferisce alla Conservazione della Vita Selvatica e degli Habitat Naturali. Le ampie e antiche foreste di faggio del Molise rappresentano un habitat perfetto per questo endemismo tutto italico che però inizia a soffrire dei cambiamenti climatici in atto, con le estati siccitose sempre più frequenti, e di alcuni comportamenti adottati dai sapiens che invadono e danneggiano, spesso inconsapevolmente, ecosistemi molto delicati mettendone a rischio la biodiversità.

Le azioni che noi possiamo mettere in campo, per tutelare questa specie così bella e significativa, possono fare la differenza. Fondamentale è il rispetto dei suoi habitat naturali (ruscelli e corsi d’acqua) così come imparare ad amare queste creature per preservare e continuare ad ammirare la loro selvaggia bellezza.

Per far conoscere meglio il mondo degli anfibi, nel comune di Pizzone è stata allestita la mostra fotografica permanente “Amphibia”, a opera del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per ammirare dal vivo questi splendidi animali è possibile anche prenotare un’escursione presso la Riserva Regionale di Guardiaregia-Campochiaro “Oasi del WWF”. 

CIMEntiamoci

www.cimentiamoci.it

Tel. 349 6728602