Capoluogo di regione del Molise, Campobasso è il principale centro per estensione e popolazione (foto Paolo Pasquale).
Sorge in epoca longobarda tra la valle del Biferno e quella del Fortore. L’origine più accreditata del nome è quella che fa risalire “Campobasso” a Campus Vassorum, ovvero il luogo dove si trovavano le case degli artigiani. Con i Normanni la contea si ingrandì e la città divenne il centro più importante. Si era nel 1130 e il borgo preesistente si ampliò intorno a due nuove chiese. Con il conte Cola Monforte Campobasso raggiunse il suo massimo splendore. Egli fece costruire le mura di cinta con le porte di San Leonardo e di Santa Cristina alle quali, nel 1476, ne furono aggiunte altre quattro: Sant’Antonio, San Nicola, Santa Maria della Croce e San Paolo. E proprio queste sei porte, raffigurate come sei torri, fanno parte dello stemma della Città di Campobasso.
Molti sono i personaggi famosi nati a Campobasso: il più noto è certamente Paolo Saverio Di Zinno, inventore dei Misteri e scultore del legno, le cui opere sono presenti in tantissimi paesi molisani.
Tra i piatti tipici è impossibile non menzionare i cavatelli con la carne di maiale, pizza e minestra (una pizza di granturco con verdura campestre) e la caponata, biscotti bagnati nell’olio e nell’aceto e farciti con pomodori, olive e uova sode. Tra i dolci, molto caratteristici sono i mostaccioli e il Milk Pan, ancora più gustosi se accompagnati da liquori come il Poncio e la Crema Milk.
Cosa vedere a Campobasso
- Caratteristica principale della città è la Collina Montebello (o Sant’Antonio), i “Monti” di Campobasso, su cui sorgono il Castello Monforte (di origine normanna) e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nota anche come Chiesa della Madonna dei Monti. All’interno di quest’ultima vi sono affreschi del pittore campobassano Amedeo Trivisonno e la statua lignea della Madonna del XIV secolo
- Scendendo dalla collina si trovano le chiese di San Giorgio (patrono della città), San Bartolomeo, con la vicina Torre Terzano, e San Leonardo
- Dal 1814 la città ha iniziato a svilupparsi anche fuori delle mura. Campobasso, infatti, divenuto capoluogo della Provincia di Molise, dovette dotarsi di edifici pubblici e fu così che l’allora Re di Napoli, Gioacchino Murat, autorizzò la costruzione di questi al di fuori dell’antico borgo
- Tra le altre bellezze da ammirare vi sono la Cattedrale, il Teatro Savoia, Palazzo Cannavina, il Palazzo della Prefettura e quello del Comune, Palazzo San Giorgio
- Degna di menzione è la settecentesca Villa de Capoa, ultimo baluardo nel Sud Italia di giardino all’italiana
Eventi e sagre a Campobasso
- Tra le tradizioni, tre sono quelle principali: la Sfilata dei Misteri (nel giorno del Corpus Domini), l’Infiorata (il 31 maggio) in occasione della festività legata alla Madonna dei Monti e la processione del Venerdì santo, quando un coro di oltre settecento cantori intona il “Teco Vorrei” per le strade della città
- La tradizione dei Crociati e Trinitari, invece, ci riporta al 1587. In quell’anno fu sancita la pace tra le due principali fazioni cittadine. Questa storia si intreccia con quella di due innamorati, Delicata Civerra (crociata) e Alfonso Mastrangelo (trinitario). Il loro matrimonio impedito ne fa una sorta di Romeo e Giulietta in versione tutta campobassana
- La Su e Giù, una corsa non competitiva che si svolge a novembre
- Lo Slalom Città di Campobasso è una manifestazione sportiva che si tiene, solitamente, a fine maggio