Castelmauro è situato in un ambiente alto-collinare tra i boschi presenti ai piedi del Monte Mauro (1025 m s.l.m.) che si erge a ovest dell’abitato (foto Paolo Pasquale).
Dalle poche notizie giunte, si pensa che l’abitato, in passato, dovesse apparire molto diverso da come è oggi. Probabilmente, infatti, vi erano due piccoli insediamenti che, col tempo, avrebbero assunto nomi diversi. La parte più alta si sarebbe chiamata “Castelluccio“, vista la presenza del castello presente edificato nel 1250; la parte bassa, invece, avrebbe assunto la denominazione di “Acquaborrana” a causa del torrente Vurriano che la bagnava.
Il nome Castelmauro arrivò nel 1885 quando i cittadini riuscirono a mutare il precedente Castelluccio Acquaborrata.
Per il suo clima favorevole, questo luogo fu scelto dai vescovi di Guardialfiera per farne la propria residenza estiva. In paese nacque anche Padre Giovanni Boccardi, astronomo di fama internazionale al quale è dedicato l’osservatorio astronomico realizzato su Monte Mauro.
Cosa vedere a Castelmauro
- Interessante da visitare è la chiesa di San Leonardo, di origine romanica. Sulla piazza si aprono tre porte dell’edificio sacro, corrispondenti alle tre navate che ne dividono l’interno. Il campanile, a cinque piani, ospita quattro campane, due delle quali di fabbricazione agnonese
- Di grande interesse storico è il palazzo dei Cantelmo
- Degne di visita sono la chiesa di Santa Maria della Salute, la chiesa di Sant’Antonio di Padova e la chiesa di San Nicola di Bari
- Molto interessante dal punto di vista naturalistico è il parco di Monte Mauro che ospita l’unico bosco di faggi della zona. Tale faggeta viene definita “depressa” perché a quota inferiore rispetto alla media alla quale crescono solitamente i faggi
- Da visitare, inoltre, l’Osservatorio Astronomico, uno dei più importanti del Sud Italia
Eventi e sagre a Castelmauro
- Riguardo le manifestazioni che si svolgono durante l’anno la più importante è quella che si svolge a gennaio, in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate, quando si dà vita ai tradizionali fuochi all’aperto