Tufara è un paese della valle del Fortore a confine con la Campania che cela al suo interno notevoli meraviglie; prime tra tutte il castello e la tradizione del Diavolo, tipica del periodo di Carnevale (foto Paolo Pasquale).
Le origini probabilmente non risalgono a prima del X secolo, con il nome che deriva direttamente dalla roccia tufacea sulla quale sorge e attorno alla quale si è sviluppata. Uno dei nomi del passato lo ritroviamo nei registri angioini, quando era chiamato Topharia. Fu territorio di grande importanza e, a testimonianza di ciò, ci sono le 158 monete d’argento rinvenute negli anni ’80. A seguito di un’alluvione verificatasi nel 2003, sono emersi dal fiume Fortore i resti di un ponte romano.
Cosa vedere a Tufara
- Al centro dell’abitato, in posizione rialzata, si erge il castello longobardo, monumento principale del paese
- Di interesse sono poi le chiese, principalmente quella di San Pietro e Paolo, risalente al XII secolo
- Notevole è la Cappella dedicata alla Madonna del Carmine, consacrata nel 1720 e che sorge ai piedi del castello
- Tutto il territorio circostante è ricco di natura con, a farla da padrone, il Bosco Pianelle, in cui si gode anche di un notevole panorama
- Vi sono, poi, i siti archeologici, tra cui quello dove furono rinvenute le monete e il ponte romano
Eventi e sagre a Tufara
- La più famosa è certamente quella che si svolge l’ultimo giorno di Carnevale, con l’antica maschera del Diavolo. Il diavolo indossa sette pelli di capro che, secondo i riti pagani precristiani, era l’animale in cui era solita manifestarsi la divinità e impugna un tridente. Tra i vicoli del paese si palesa tra corse, salti, danze e acrobazie sfrenate, trattenute solamente dai folletti che lo tengono attraverso catene