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di Antonio Vinciguerra

Foto di Paolo Pasquale e Raffaele Farinaccio (Archivio Associazione Misteri e Tradizioni)

Ogni anno, nella domenica del Corpus Domini, Campobasso si prepara a vivere uno dei suoi eventi più importanti e attesi: la processione dei Misteri. Rappresentazioni sacre, ideate e realizzate nella metà del XVIII secolo dallo scultore campobassano Paolo Saverio Di Zinno.

Ad essere precisi, di cosa si tratta?

I Misteri sono macchine costituite da basi di legno sulle quali sono applicate strutture in ferro dove vengono posizionati i figuranti, per lo più bambini, che rappresentano angeli, diavoli, scene della vita di santi e figure sacre della cristianità. Questi “Ingegni” vengono portati a spalla in processione e il passo cadenzato dei portatori, facendo oscillare le strutture, crea l’illusoria sensazione che i bimbi che interpretano le figure sacre stiano volando sulla testa degli spettatori.

Le origini dei Misteri di Campobasso

A Campobasso, sin dal Medioevo, esisteva la tradizione di festeggiare il giorno del Corpus Domini con delle rappresentazioni sacre allestite su dei palchi o barelle: i cosiddetti “Misteri al naturale”. Nella metà del ‘700 le Confraternite di Sant’Antonio Abate, Santa Maria della Croce e della Santissima Trinità commissionarono a Paolo Saverio Di Zinno, scultore del luogo, la realizzazione delle macchine. L’artista, quindi, preservando le antiche tradizioni, ideò scene sacre affidando ai corpi la funzione delle statue, immobilizzando busti, gambe e braccia negli atteggiamenti richiesti dall’azione scenica, legando i protagonisti a sostegni invisibili in modo quasi prodigioso. Di Zinno realizzò diciotto Ingegni, ma sei di questi andarono distrutti, durante il terremoto del 26 luglio 1805, dal crollo degli edifici in cui erano conservati.

Cosa rappresentano i Misteri di Campobasso?

Momenti della vita della Madonna, dei patriarchi della Chiesa, santi, angeli e diavoli sono i veri protagonisti dei Misteri, riprodotti con grande scrupolosità e cura dei dettagli. Così, nel corso della processione, è possibile osservare la sorgente d’acqua miracolosamente creata da sant’Isidoro col suo bastone; i tre angeli che recano i simboli del martirio di san Crispino; il Mistero di san Gennaro, che ricorda anche Napoli con le immagini del Vesuvio e del fiume Sebeto. Seguono le scene che rappresentano Abramo, in procinto di sacrificare suo figlio Isacco e prontamente fermato da un angelo, e Maria Maddalena ascendere al cielo. La macchina successiva mostra le tentazioni di sant’Antonio Abate affiancato da un diavolo che ripete a una donzella (una delle tentazioni): “tunzella tunzella, vietenn vietenn”. Dopo le immagini della Immacolata Concezione e quella di san Leonardo, che soccorre due prigionieri, giungono le macchine di San Rocco, che assiste un appestato, quella dell’Assunta, accolta in cielo da Gesù, e quella di san Michele, rappresentato mentre respinge Lucifero e gli angeli ribelli verso l’Inferno. Ad animare ulteriormente l’atmosfera ci pensano i diavoli, che cercano di suscitare ilarità con gesti grossolani, chiamando ad alta voce e per nome gli amici, le autorità, i cittadini noti che capitano sotto i loro occhi. A chiudere la processione sono i Misteri di san Nicola e il Santissimo Cuore di Gesù, macchina ricreata in anni più recenti sulla base di alcune bozze attribuite a Di Zinno. Le tante pratiche necessarie al corretto svolgimento di questo partecipato evento, comportano un lungo e minuzioso lavoro che ha inizio sin dalla prima mattinata, con adulti e bambini impegnati nell’allestimento degli Ingegni, tra costumi, trucchi, parrucche e ore di preparativi al termine dei quali si “levano al cielo, nell’azzurro infinito, Santi, Madonne e Angeli”.

Osservare queste enormi “macchine umane” sfilare per le strade di Campobasso procura un’emozione straordinaria e dà vita a un’atmosfera incredibile. È uno spettacolo particolarmente emozionante, che rende il Corpus Domini una delle tradizioni molisane più uniche e suggestive al mondo. Non meraviglia, dunque, la massiccia presenza di fedeli, visitatori e curiosi provenienti da ogni dove per ammirare da vicino i famosi Misteri di Campobasso.

Associazione Centro Storico di Campobasso
www.centrostoricocb.it
www.misterietradizioni.com
Facebook: Associazione Centro Storico di Campobasso

 

ENGLISH VERSION

The city of the Mysteries

di Antonio Vinciguerra

One of the most awaited events in the city of Campobasso takes place every year on Corpus Christi Sunday: it is the procession of the Mysteries; sacred representations created by the Campobasso sculptor Paolo Di Zinno.

These are machines made up of large wooden bases on which iron structures are applied which support the figures, especially children, who represent devils, angels, saints and sacred figures of Christianity. These machines are carried in procession by the porters who, with their measured footsteps, swing the structures creating the illusion that the figures are flying over the spectators’ heads.

The origins of the Mysteries

Since the Middle Ages, in Campobasso, there was the tradition of celebrating Corpus Christi with sacred representations placed on stages.

In the mid-700, Di Zinno designed “sacred paintings” transforming human protagonists into statues, ensuring them to individual machines to recreate all the details of the scene conceived. Originally the machines were 18, but 6 of these were destroyed during the earthquake of July 26, 1805.

What do the Mysteries represent?

The Mysteries reproduce life scenes of saints and church figures with great attention to detail. Examples are the machines of San Gennaro, together with the symbols of Vesuvius and the Sebeto river; Abraham about to sacrifice Isaac or that of St. Michael the Archangel who rejects the devils. These arouse hilarity in the crowd, calling aloud friends and authorities who happen before their eyes. To close the procession is the Most Sacred Heart of Jesus, a machine recreated in more recent years starting from sketches by Di Zinno.

Every year, the massive presence of onlookers and visitors confirms more and more the success of this exciting and suggestive event.