È Natale. Tempo di attesa, doni e dolci sorprese

 

Al pari di molte regioni d’Italia, anche in Molise molti volontari lavorano assiduamente per proporre un ricco calendario di eventi natalizi che vedono ogni anno la partecipazione di tanti visitatori. Tra gli eventi di rilievo, il Presepe Vivente è sicuramente un appuntamento fisso per numerosi borghi che si trasformano in vere e proprie Betlemme; in molti altri centri, invece, si ha l’occasione di assistere a riti ancestrali che vedono un importante e scintillante protagonista: il fuoco. Le manifestazioni che abbiamo selezionato in queste pagine sono tra le più antiche e caratteristiche del territorio; molte altre vi aspettano. Avremo cura di raccontarvele un po’ alla volta nelle prossime edizioni della nostra Guida.

 

Il Presepe Vivente di Guardialfiera

Piedicastello è il centro storico del comune di Guardialfiera, un cuore antico formato da tante case con pietra a vista. Proprio qui, 140 volontari danno vita a oltre 30 scene suggerite dai racconti biblici e dalle tradizioni popolari. La magica atmosfera che si viene a creare trasforma il visitatore in una sorta di pellegrino che si muove tra falegnami, fabbri, ciabattini, vasai, mercanti e soldati; diventa egli stesso protagonista, e non solo spettatore. Mentre si assaporano fritti di pasta di pane, caldarroste, formaggi e pizze calde che vengono offerti, si attraversa l’intero borgo per raggiungere l’antica cattedrale. Nella cripta paleocristiana, si ammira la tenera scena della Natività, una rappresentazione raccolta e suggestiva da cui scaturisce un intenso momento di riflessione.

Associazione Turistica Pro Loco di Guardialfiera

 

Il presepe “artistico” più grande del Molise

Quello di Bagnoli del Trigno ha il primato di essere il “presepe artistico” più grande del Molise, allestito presso il Santuario della Madonna di Fatima. L’opera d’arte occupa un’area di 350 metri quadrati ed è formata da circa 350 statuine o personaggi (sia sacri che legati alla storia e alla tradizione popolare), paesaggi, animali e casette che insieme a un gioco di luci e suoni regala un’immersione nel clima del periodo. È sicuramente il risultato di un lavoro certosino, durato anni, che prosegue tuttora. L’idea è nata nel 2011 dal Gruppo Volontari Bagnolesi e, grazie alla loro creatività e volontà, si è sviluppata a tal punto da diventare un attrattore turistico di notevole rilevanza per un paesino di poche centinaia di abitanti. Accanto al presepe si trova anche un vivace mercatino artigianale dove i visitatori possono acquistare oggetti prodotti a mano, decorazioni e regali realizzati dal Gruppo Volontari o donati dai tanti bagnolesi che collaborano all’allestimento.

Gruppo Volontari Bagnolesi

 

Il Presepe Vivente di San Polo Matese

San Polo Matese è noto per essere il “Paese del Presepe”. Questa è l’etichetta data al piccolo paesino situato ai piedi del Massiccio del Matese, un luogo dove la natura, il paesaggio e l’intero abitato fanno da scenografia al Presepe Vivente che viene organizzato da ben 38 anni, ogni 26 e 27 dicembre, grazie a un’idea dell’allora parroco Angelo Spina. La preziosa collaborazione di numerosi giovani e la presenza di un cast di circa 140 figuranti permette di ricreare splendidi quadri viventi ispirati all’atmosfera dell’antica Palestina. Ogni anno vengono introdotte tante novità, momenti di folclore locale e di recitazione, percorsi alternativi ed effetti scenografici che impreziosiscono ogni edizione della manifestazione, che si rinnova così nei contenuti e nel modo di sorprendere lo spettatore.

www.presepeviventesanpolomatese.it

 

I riti del fuoco

Il Natale segna anche la fine del buio e l’inizio di giornate più lunghe mentre la natura riposa per prepararsi a una nuova rinascita; in segno di fortuna e prosperità, le celebrazioni del periodo sono accompagnate, molto spesso, dall’accensione di falò. Due eventi “di fuoco” sono da segnalare per la loro singolarità e antiche origini. Il primo è la ’Ndocciata di Agnone, manifestazione ormai nota e apprezzata in tutta Italia, che ha visto i portatori di ’ndocce presentare questa tradizione in belle e suggestive località italiane. Il secondo si svolge nel comune di Oratino, dove da decenni si “dà alle fiamme” un monumentale torcione: la Faglia di Oratino.

 

La ‘Ndocciata di Agnone

Fiamme, fumo, tizzoni ardenti, calore e colore rosso “fuoco”: è la ‘Ndocciata, il rito del fuoco più grande al mondo che, anno dopo anno, ogni 8 e 24 dicembre, riscalda e illumina le vie di Agnone. Le origini di questa tradizione si perdono nel tempo e ricordano di quando i contadini, la notte del 24 dicembre, giungevano in paese dalle campagne per assistere alla Messa di mezzanotte. Per farsi luce lungo il percorso utilizzavano quindi le ‘ndocce, ossia delle torce portate in spalla. A partire dagli anni ’50, la sfilata di Agnone ha visto un crescendo di popolarità e il conseguente aumento dei portatori che sfilano, caricandosi sulle spalle ‘ndocce sempre più grandi. Impossibile non lasciarsi ammaliare dal crepitio e dal calore che aumentano notevolmente durante i loro “volteggi”. La lunga e intensa sfilata si conclude con un enorme falò. Simbolicamente, il fuoco brucia quanto di negativo c’è stato durante l’anno che sta per finire e dà man forte al nuovo sole affinché porti luce e fortuna.

www.ndocciatadiagnone.it

 

La Faglia di Oratino

Rudimentale faro e guida nella notte, la faglia illuminava il cammino e con la sua luce, nei momenti di bufera, indicava la strada verso la dimora o un rifugio. Nel comune di Oratino va in scena uno dei riti del fuoco più antichi del territorio: l’accensione della Faglia, ovvero di una gigantesca torcia lunga tredici metri dal peso che sfiora i 30 quintali. Costruita con fusti di canna, viene trasportata da una cinquantina di volontari dall’ingresso del paese fino alla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo. Una volta giunta sul sagrato, la faglia viene pian piano sollevata con l’aiuto di un argano e di una corda d’acciaio. Dal campanile, con una lunga asta, si passa all’accensione dando così inizio ai festeggiamenti del Natale. Il fuoco, riproducendo la potenza del sole che rinasce dopo la notte più lunga dell’anno, purifica i cuori e allontana il male dalla comunità.