Il Parco Regionale dell’Ulivo di Venafro… dalla scoperta dei Greci alle degustazioni di oggi

Testo di Guglielmo Ruggiero – Foto di Emilio Pesino

 

“Voi Greci credete che l’ulivo non prosperi a quaranta miglia dal mare; tempo fa lo credevamo anche noi; e gli abitanti delle Mainardi […] erano costretti a comprar l’olio dagli abitanti delle terre vicine al mare. Il mio amico Licinio ha voluto introdurre l’ulivo nella sua patria. Egli era cittadino di Venafro. Dopo lunghe ricerche, fra le tante specie di questa pianta, ne ha trovata finalmente una capace di sostenere il freddo delle paterne montagne; e l’olio di questo ulivo non cede all’olio dei Salentini e dei Tarantini”.

Vincenzo Cuoco, scrittore, politico, saggista ed economista molisano, immaginando un viaggio virtuale nel Meridione d’Italia, dà voce ai suoi personaggi Clobulo e Platone che, nei loro dialoghi, raccontano di questa prelibatezza tutta molisana: l’Olio di Venafro.

Oggi il Monte Santa Croce (1.026 m), alle cui falde si distendono antichi e maestosi olivi secolari, rappresenta una “perla preziosa” che svela tutta la sua bellezza nella storia, nei paesaggi rurali ricchi di tradizioni, nei sapori autentici e nei profumi inebrianti che già gli antichi Romani seppero ben apprezzare.

Questo territorio, che negli ultimi decenni è stato penalizzato dall’incuria e dall’abbandono a dispetto delle sue qualità paesaggistiche, naturalistiche e storiche, è custodito dal Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, prima area protetta dedicata all’olivo e unica nel suo genere nei Paesi del Mediterraneo.

La mission del Parco è la promozione e la conservazione dell’olivicoltura tradizionale che, in passato, a Venafro ebbe fama e splendore, tanto che i Romani ritenevano l’olio prodotto in loco il più pregiato del mondo antico. Nessun luogo al mondo coltivato a olivo, infatti, può vantare simili tradizioni e citazioni letterarie.

Inserito nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi rurali storici, il Parco regala anche bellissimi itinerari escursionistici che portano alla scoperta di sentieri antichi che, ancora oggi, sono utilizzati per la coltivazione e la lavorazione dei terreni terrazzati che ospitano gli olivi e che possono essere frequentati da appassionati escursionisti e anche da chi desidera semplicemente trascorrere una piacevole e tranquilla giornata con la propria famiglia, vista la facile percorrenza.

Evento assolutamente imperdibile è “Venolea”, organizzato annualmente in autunno dall’Ente Parco e dalla Fondazione Mario Lepore, e patrocinato dal Ministero delle Risorse Agricole Forestali e del Turismo, dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio, dall’Assessorato regionale al Turismo, dal Comune di Venafro e cofinanziato dal progetto regionale “Turismo è Cultura”. È una manifestazione di respiro nazionale dedicata all’olivicoltura e all’oleoturismo, nel corso della quale si propongono escursioni guidate e degustazioni offerte dai numerosi produttori locali di olio.

Tutta l’area del parco è un luogo capace di regalare l’esperienza dell’incontro con un territorio ricco di bellezze storico-ambientali, che stuzzica anche i palati più esigenti con il profumo e il sapore di un olio di altissima qualità, Extra Vergine di Oliva “Licinius”, prodotto unicamente con olive raccolte a mano ancora verdi, selezionate e frante a freddo entro pochissime ore dalla raccolta. Un vero e proprio “presidio”, quindi, che ha trovato nell’istituzione del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro il ruolo che merita.

Per informazioni:

www.fondazionemariolepore.it
Tel. 0865 1943111 – 348 0359103
Fondazione Mario Lepore