Un viaggio tra le dolci specialità del Natale molisano
“Il cibo è cultura. È il frutto della nostra identità, un modo di esprimerla e comunicarla” – Montanari
La citazione del filosofo Montanari esprime al meglio quello che il cibo rappresenta oggi per la gran parte delle persone. Quando ci sediamo a tavola abbiamo l’opportunità di entrare in un nuovo mondo, di conoscere la cultura, le tradizioni e l’essenza di un territorio. Accostamenti, profumi, presentazioni e ricette rappresentano il più delle volte la vera singolarità di un luogo e di chi lo abita. Il Molise è una di quelle regioni ricche di bellezze naturalistiche e storiche, ma è soprattutto a tavola che riesce a narrare il meglio di sé.
In ogni momento dell’anno si possono gustare piatti caratteristici che hanno una lunga storia da raccontare. La lista da proporre sarebbe lunga, vogliamo quindi cominciare col presentare una sorta di “itinerario” dei dolci tipici delle festività; un viaggio profumato e saporito dedicato alle tradizionali preparazioni natalizie.
Accanto al panettone e al pandoro, le vetrine delle pasticcerie fanno bella mostra di gustosi Mostaccioli. La versione molisana di questo piccolo rombo cioccolatoso si impreziosisce con qualche ingrediente in più. Secondo una leggenda, infatti, un monaco apparso dal nulla riferì la ricetta originale a due contadini molisani che vollero aggiungere all’impasto anche del mosto di vinaccia, da cui il nome. Non sappiamo se il racconto contenga qualche fatto realmente accaduto ciò che è certo è che il mosto è presente in alcune delle tante varianti di mostaccioli prodotti in Molise. Questo morbido dolce è il vero simbolo del Natale, immancabile protagonista dei lieti momenti trascorsi a tavola.
Il Natale molisano vede un’altra dolcissima golosità: i Caucioni. Alla vista ricordano molto le seadas sarde, le mezzelune fritte ripiene di formaggio e ricoperte di miele. I Caucioni sono frittelle a forma di ravioli ripiene di crema di ceci e mosto cotto; altre varianti prevedono un cuore di mandorle, castagne lesse e cioccolato fondente oltre a una spolverata di zucchero a velo come copertura. Sono un ottimo finale per il pranzo natalizio ma sono molto richieste anche nel periodo del Carnevale.
I Bocconotti sono deliziosi cestini di pasta frolla ripieni di crema e marmellata di amarene; se ne trovano analoghi in tutte le regioni d’Italia e sono molto apprezzati soprattutto da chi non ama i canditi o l’uvetta. Passiamo ora agli immancabili Pepatelli (o mbepatiel), biscotti secchi simili ai Cantucci, realizzati con farina, miele e mandorle e profumati con scorza d’arancia e cannella.
E non è finita qui… Tipici della provincia di Campobasso sono i Caragnol e i Rosachitarre (o rosacatarre). Entrambi sono stati riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali e rappresentano il “lato dolce e fritto” del Natale e del Carnevale. I Caragnol hanno la simpatica forma di una spirale fritta, ottenuta da un impasto a base di farina, olio e uova che viene attorcigliato intorno a un sottile bastoncino di legno (fuso). Le Rosachitarre, realizzate con gli stessi ingredienti, sono ottenute da striscioline avvolte a mo’ di roselline, quindi vengono fritte e poi ricoperte di miele.
Spostandosi nel Molise più settentrionale si può scoprire lo straordinario sapore delle ostie prene o Ostie ripiene di Agnone e delle Ceppelliate di Trivento. Secondo la tradizione, l’Ostia di Agnone è il risultato di un piccolo “incidente” culinario. Si narra che una delle suore Clarisse di Agnone abbia usato un’ostia per raccogliere una noce caramellata dalla dispensa. L’inaspettata combinazione di gusto che si venne a creare portò alla nascita del tipico dolce conosciuto oggi. Forse, in origine, al posto del cioccolato veniva utilizzato del mosto cotto che veniva amalgamato con il miele. Le due candide e sottilissime ostie, oggi, trattengono una raffinata composta di noci e mandorle tritate, miele grezzo, cioccolato fondente, cacao amaro e aromi di cannella, chiodi di garofano, liquore Strega e Punch e buccia di arancia sminuzzata. Una prelibatezza che, una volta assaggiata, è veramente difficile da dimenticare. Nel comune di Trivento, la tipicità natalizia per eccellenza è rappresentata dalle Ceppelliate: biscotti a base di pasta frolla ripieni di marmellata di amarene. La sua croccante corazza esterna racchiude un cuore dolcissimo e morbido. Tutte queste specialità mettono l’acquolina in bocca già solo a parlarne.
La combinazione tra le prelibatezze gastronomiche locali e i processi di lavorazione e trasformazione, che rispettano ancora la tradizione, sono alla base del loro sapore unico e irripetibile. Ogni assaggio è il racconto di un territorio, di una storia o di un’usanza, e il viaggio tra le dolci specialità del Natale rappresenta solo uno dei tanti piacevoli modi per scoprirlo.